Dove lo stalking è illegale…(parte II)

La legislazione sullo “stalking” in Olanda.

· In Olanda, lo stalking talvolta viene anche chiamato ‘belaging’ (waylaying). Per stalking si intende: molestare e perseguitare ripetutamente una persona con intenzione e sapendo di provocare nella stessa paura per la propria sicurezza.

· Il 12 luglio del 2000 e entrata in vigore una legge contro lo stalking. Questa legge e chiamata ‘Anti-stalkingswet’ o ‘Wet Belaging’. La definizione legale è contenuta nell’articolo 285b del codice penale (Wetboek van Strafrecht).

· Il codice penale olandese (art.285b) definisce lo stalking come segue:

1. “Chi, illegittimamente, volontariamente e sistematicamente viola la vita privata di una persona con l’intenzione di costringere la stessa a fare, non fare o tollerare qualcosa, o a spaventarla, è punito, se colpevole di ‘belaging=stalking’, con la reclusione fino ad un massimo di tre anni o ad una sanzione di quarta categoria”

2. Il soggetto è perseguito solo a seguito di denuncia da parte della vittima.

· L’intervento di tipo penale rappresenta, tuttavia, una extrema ratio, ovvero la soluzione ultima. Le parti coinvolte dovrebbero, infatti, preliminarmente, cercare di risolvere la situazione attraverso una conciliazione, con l’aiuto ad esempio di un mediatore. Successivamente, laddove questo primo tentativo non funzionasse, la vittima potrebbe fare ricorso alla legge civile (codice civile) e soltanto alla fine, in caso di insuccesso di queste strategie, dovrebbe essere attivato un procedimento penale (strafrechtelijke aanpak).

· L’Anti-stalkingswet/Wet Belaging ha reso possibile fronteggiare il fenomeno dello stalking in maniera più efficace. La legge consente ora alla polizia di intervenire tempestivamente prima che la situazione diventi insostenibile.

· Prima dell’entrata in vigore dell’Anti-stalkingswet/ Wet Belaging, lo stalker doveva commettere altri crimini per poter essere punito penalmente.

· Per affrontare lo stalking, la vittima può ricorrere anche al diritto civile. Generalmente le vittime possono richiedere un divieto di approccio e/o di telefonare, ossia un divieto di avvicinamento o di contatto. Al fine di ottenere tali provvedimenti è comunque necessario dimostrare lo stalking mediante testimoni e prove.

La condotta che puo integrare un’ipotesi di stalking/belaging, viene intesa in senso abbastanza generale. In questa definizione non e stata applicata la limitazione in base alla quale si configura lo stalking solo nel caso in cui la vittima sia stata chiaramente danneggiata dalla condotta del molestatore.

· Il divieto di avvicinamento o di contatto (street- or contact ban) è diretto a tenere lo stalker lontano dalla vittima e a fornire una base per un eventuale intervento legale qualora vi sia una violazione del divieto. Tali divieti, tuttavia, non garantiscono che lo stalker non si avvicini alla vittima.

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